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Direttivo Aiop Puglia
SALATTO: “NON SIAMO SOLO PERCETTORI DI RISORSE. CHIEDIAMO PARTECIPAZIONE AI TAVOLI PROGRAMMATICI REGIONALI PER DARE IL NOSTRO CONTRIBUTO AL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE.
MARGILIO ( VICEPRESIDENTE AIOP PUGLIA): “TAVOLO URGENTE PER RSA E STRUTTURE SOCIO ASSISTENZIALI”.
“La sanità privata accreditata rappresenta un pezzo del Servizio sanitario Regionale e come tale rivendica il suo ruolo nel rapporto con la regione Puglia. Un ruolo che non è solo quello di percettori di risorse, ma di partecipazione ai processi di riorganizzazione del sistema. Nel direttivo di oggi abbiamo deciso che chiederemo a gran voce di partecipare ai tavoli tecnico-programmatici per avere la possibilità di dare il nostro contributo ai processi di pianificazione sanitaria”.
Così il presidente di Aiop Puglia (Associazione Italiana Ospedalità privata) Potito Salatto a margine del consiglio direttivo regionale svoltosi oggi. Alla luce delle criticità di cui sistema salute regionale risente in questo momento, il direttivo che ha riunito i referenti delle 27 strutture aderenti ad Aiop e distribuite su tutto il territorio pugliese, ha affrontato anche il tema della migrazione passiva che alla Puglia costa ogni anno svariate decine di milioni di euro. Anche su questo argomento una più assidua interlocuzione con i vertici della sanità regionale potrebbe essere di supporto a mettere in campo strategie che rendano la puglia e la sua offerta sanitaria più attrattiva. “Sentiamo forte il bisogno, ora più che mai, di dialogare – ha detto Salatto – Siamo stanchi di subire decisioni, soprattutto quelle che ci riguardano direttamente, prese dalla regione in maniera unilaterale e senza alcuna partecipazione o concertazione come nel caso delle ultime deliberazioni riguardanti le strutture di riabilitazione ex art. 26 e per quelle socio-sanitarie e socio-assistenziali, per le quali chiediamo un incontro urgente all’assessore Rocco Palese e al direttore del dipartimento Vito Montanaro.
Il riferimento è alle ultime deliberazioni ( delibera 1293 del 20 settembre e la 1490 del 28 ottobre, poi ulteriormente modificata) riguardanti il settore e adottate senza alcuna consultazione né partecipazione delle parti.
Toccato durante il direttivo anche il tasto dolente degli accreditamenti. Un processo che per circa 200 strutture pugliesi dura ormai da quasi sei anni. “Su circa 200 strutture – ha ribadito – Fabio Margilio, vicepresidente Aiop Puglia - il percorso si è concluso per meno di 10 strutture. La motivazione è l’impegno richiesto dal covid, ma 6 anni è un tempo davvero inaccettabile per completare l’iter di accreditamento e di rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza”
10 novembre 2022
L’ufficio stampa
Cristiana Cippone